Di Valentina De Paolis
Quando
dentro c è un mare in tempesta arriva l impeto di scrivere, ma non sempre è
bene farlo, a volte è meglio attendere di sentirsi una spiaggia deserta dopo una mareggiata.
Sei lì,seduta, il colore del mare si
differenzia dal cielo,ci sono solo nuvole, soffia il vento, gli ombrelloni sono
chiusi, sulla spiaggia solo qualche gabbiano e guardandoli ti chiedi da dove vengano, che viaggio abbiano fatto;
ognuno fa un viaggio, ognuno diverso, la vita è un percorso, un susseguirsi di
fatti e conseguenze, di scelte, di strade da abbandonare ed altre da
intraprendere.
Io sono un
ombrellone dopo la mareggiata, chiusa, ben saldata nella sabbia, pronta a
riparare chiunque appena il sole si
ripresenta.
Ma sola e
chiusa dopo la mareggiata.
Bellissime le mareggiate, adoro la solitudine
che sorge dopo il loro passaggio sulla spiaggia, tanti la chiamano tristezza;
Io la chiamo meravigliosa natura indomabile che mostra la sua forza e la nostra
impotenza davanti a ciò che deve accadere.
Io, la spiaggia umida che si sta riprendendo
dall ondata appena passata, il mare che si è calmato e finalmente mostra mille
sfumature, qualche gabbiano qua e là si poggia sulla sabbia, da contorno, lo
stesso contorno di alcune persone nella vita.
Ogni mareggiata,trasporta qualcosa fino
alla riva : tronchi di legno,
conchiglie, oggetti appartenuti a qualcuno, schiuma bianca che separa la
spiaggia dall'acqua del mare.Che essa sia un ostacolo od un freno, è soggettivo
interpretarlo.
Dopo le
mareggiate degli scorsi anni, mi hanno fissato bene, 90 cm sotto la sabbia,
così che il mare non mi porti via. Arriva a me, a volte mi accarezza, a volte
mi schiaffeggia con la sua forza, ma non mi trascina via. Rimango qui,
spettatrice e testimone di tutto ciò che accade.
Potrei
essere il gabbiano che viaggia, la spiaggia bagnata, la schiuma bianca. Invece
sono un ombrellone.
Stai tranquillo, appena torna il sereno, ci
sono io a ripararti dal caldo, tu aprimi, sorreggerò i tuoi vestiti leggeri
mentre ti abbronzi di vita , proteggerò le tue cose più preziose, all ombra,
mentre tu fai il bagno. Potrai ripararti sotto di me quando il sole è troppo
forte, io avrò cura di te, della tua pelle.
Non mi
muoverò da qui, se vorrai venire al mare, mi troverai sempre, al mio posto, un
riparo concreto, un alleato, un sostegno. Magari ti affezionerai a me, perché a
tutto ci si abitua, da dove sono situato io, c è una visuale diversa da
qualsiasi altro ombrellone. Tutti siamo diversi. Esistono infinite prospettive.
Non aver
premura di chiudermi, arriva sempre il momento dopo il tramonto, e la notte sto
li, mi godo il mare, il suo rumore,che è musica per me, i suoi mille profumi
che mi inebriano la mente. Rimango lì io, ad aspettare, so che il giorno dopo
tornerai, e se non sarai tu, ci sarà sempre qualcun altro da riparare, dal
sole, dalla vita, dal caldo soffocante che ti fa mancare l'aria.
Ti starai
chiedendo, cosa c'è di così speciale in un ombrellone; se non comprendi l
importanza di sapersi aprire e chiudere al momento opportuno, la capacità di
proteggere e poi rimanere solo,ad aspettare, un ritorno, un altro villeggiante,
mi spiace non posso mostrare il mare che ho dentro a chi non sa nuotare.
Immagina la forza bruta che ci vuole per
saldarmi al suolo, per aprirmi, per chiudermi, per farmi essere un riparo
sicuro dalle tue incertezze. Mentre pensi,"sarà troppo caldo il
sole?" " forse mi brucio" io sono li, puoi ripararti sotto di me
o allontanarti a fare una passeggiata per osservare le altre visuali, il contorno,puoi cercare
conchiglie, camminare sugli scogli, passeggiare sulla spiaggia umida o
bollente,io sarò qui.
Hai
dimenticato l'asciugamano, c e il tuo odore, ma non importa, tra poco sarà
sera, e quando sarò sola, i profumi del mare, lo confonderanno con altri cento
odori.
Guardo il
cielo, sento il vento, ci sono ancora spiaggianti al sole, andate via,
riparatevi, sta arrivando un altra mareggiata e non è per tutti, è per chi è
pronto,per chi sa resistere, per chi sa stare solo, consapevole di dover essere
solo, deciso e forte. Rimango qui, l'aspetto, meravigliose le sue carezze,
significativi e potenti i suoi schiaffi, il mare è immenso ed è bellissimo
poterlo guardare ogni giorno.
Vedi? eccola, è arrivata. Si infrange contro
gli scogli senza scalfirli, li
attraversa dall'interno, trova la sua strada, non si ferma, sommerge la
spiaggia, mi passa sopra cento, forse mille volte, forse arrugginirà un po la
mia base solida. Se un giorno con la sua potenza mi trascinasse via, sarei
felice di naufragare al largo, libero, libero da tutto, anche dalla mia base
così sicura e salda.
Intanto,
quando si viene al mare, mi si trova, mi si sceglie appositamente, quando
soffia un po di vento magari ondeggio un po, ma puoi fidarti, non cado, non
volo. Guardami sbandare e poi tornare al mio posto, rigido e coprente come
sempre. Sotto di me passano così tante persone, alcune le ricorderò per sempre,
per le loro particolarità, per le loro giornate al riparo sotto la mia ombra,
altre le dimentico in fretta, lascio che le mareggiate le portino via, insieme
al loro essere, sono tranquillo, al massimo la mattina con il rastrello il
bagnino porta via tutta la bruttezza che rimane, tutto lo sporco che lasciano
sotto ed intorno a me, sigarette fumate distrattamente, fazzoletti, carte,
parole dette, prive di contenuti, porta via tutto ciò che non serve sulla mia
spiaggia, l egoismo delle persone, la loro superficialità, ogni tanto il
bagnino mi ricompone, qualcuno mentre si toglie i vestiti mi viene
addosso,tremo,mi sento in bilico, il mio equilibrio vacilla ma poi c è sempre qualcuno o qualcosa che mi
rimette in piedi.
http://ioarticoliepensieri.blogspot.it/2015/05/la-mareggiata.html
Di Valentina De Paolis
Quando
dentro c è un mare in tempesta arriva l impeto di scrivere, ma non sempre è
bene farlo, a volte è meglio attendere di sentirsi una spiaggia deserta dopo una mareggiata.
Sei lì,seduta, il colore del mare si differenzia dal cielo,ci sono solo nuvole, soffia il vento, gli ombrelloni sono chiusi, sulla spiaggia solo qualche gabbiano e guardandoli ti chiedi da dove vengano, che viaggio abbiano fatto; ognuno fa un viaggio, ognuno diverso, la vita è un percorso, un susseguirsi di fatti e conseguenze, di scelte, di strade da abbandonare ed altre da intraprendere.
Intanto,
quando si viene al mare, mi si trova, mi si sceglie appositamente, quando
soffia un po di vento magari ondeggio un po, ma puoi fidarti, non cado, non
volo. Guardami sbandare e poi tornare al mio posto, rigido e coprente come
sempre. Sotto di me passano così tante persone, alcune le ricorderò per sempre,
per le loro particolarità, per le loro giornate al riparo sotto la mia ombra,
altre le dimentico in fretta, lascio che le mareggiate le portino via, insieme
al loro essere, sono tranquillo, al massimo la mattina con il rastrello il
bagnino porta via tutta la bruttezza che rimane, tutto lo sporco che lasciano
sotto ed intorno a me, sigarette fumate distrattamente, fazzoletti, carte,
parole dette, prive di contenuti, porta via tutto ciò che non serve sulla mia
spiaggia, l egoismo delle persone, la loro superficialità, ogni tanto il
bagnino mi ricompone, qualcuno mentre si toglie i vestiti mi viene
addosso,tremo,mi sento in bilico, il mio equilibrio vacilla ma poi c è sempre qualcuno o qualcosa che mi
rimette in piedi.
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