Parole da Twitterland

sabato 3 ottobre 2015

Corrispondenza con Freddy

Di Diego Bossi (Twitter: @dibo139)



Caro Diego,

purtroppo non abbiamo avuto ancora "il piacere" di conoscerci di persona. Il mio nome è Frederick Charles Krueger, ma mi faccio chiamare Freddy.
Mia madre, Amanda Krueger, sposa in Cristo suor Mary Elena, Ebbe la tragica sfortuna di rimanere rinchiusa in un manicomio durante le
vacanze estive. Correva l'anno 1933, e nell'arco di quei torbidi mesi, ella fu vittima di stupri e violenze di ogni genere da parte di tutti i pazzi li presenti.
Ed è li che ebbe inizio la mia vita, da uno di quegli stupri. Naturalmente la mia povera mamma non potè accettare un figlio che fosse frutto di una tale e inaudita violenza, così, mi dette in affidamento ad un uomo che si rivelò essere un pazzo alcolizzato e che rese la mia infanzia un inferno. Per anni venni tormentato e deriso dai miei compagni per essere il figlio di uno stupro, e gia da infante iniziai a manifestare i primi segni di squilibrio, torturando e uccidendo degli animaletti.
A 19 anni uccisi il mio padre adottivo con un rasoio e cominciai a lavorare in una fornace, dove portai i bambini figli dei miei ex compagni per ucciderli e vendicarmi.
In seguito la polizia mi arrestò e fui processato per l'omicidio di 20 bambini, ma per un errore di procedura, mi rilasciarono poco tempo dopo. Così i genitori dei bambini uccisi, assieme agli altri abitanti di Springwood, in particolare di Elm Street (io abitavo ad Elm Street 1428), irruppero in casa mia in piena notte e mi arsero vivo nella mia caldaia. Era il 1974.
Prima di morire, feci un patto coi demoni del sogno, che mi diedero la possibilità di vendicarmi sui figli dei miei assassini laddove questi non li avrebbero potuti proteggere: nei loro sogni. Da allora ho il totale controllo della dimensione onirica e continuo da li a massacrare le mie vittime dandone le anime in pasto ai demoni.
Immagino che tu ti stia chiedendo quale sia il nesso che ti colleghi a questa mia contorta storia.
Arrivo al punto. Tempo fa, annoiato dalla solita routine, maturai la decisione di espandere la mia attività all'estero, così partii alla volta dell'Italia.
I primi tempi della mia permanenza nel Belpaese non furono facili, impiegai diverse settimane ad ambientarmi. Avevo bisogno di trovare un posto in cui vivere senza dare nell'occhio, un luogo discreto e oscuro, un luogo quanto più simile al mio habitat naturale, fatto di forni e caldaie, un luogo, che riuscii a trovare solo dopo mesi di ricerca, ovvero, nelle ex aree Falck di Sesto San Giovanni. La tua città.
La prima notte che decisi di iniziare a "lavorare", mi incamminai lungo un grosso viale alla ricerca di un quartiere abitato, in modo da poter selezionare la mia prima vittima. Sesto è molto più grande di Springwood, ed io non conoscevo nessuno.
Dopo un lungo cammino raggiunsi un quartiere residenziale e ne imboccai la prima via, a un certo punto fui attratto dalla luce di una finestra al piano terra.
Fu li che ti vidi per la prima volta. Fu li che decisi che tu saresti stato la mia prima vittima. Fu li, che iniziò la mia maledizione.
Da allora, passo le notti ad aspettare che tu ti addormenti per poi raggiungermi nel mondo dei sogni dove io ti possa squartare coi miei artigli. Ma quel momento non è mai arrivato, perchè ogni notte, mi addormento prima di te.
Tu dirai: - "non esisto solo io a Sesto San Giovanni". Vero! Ma ormai è diventata una questione personale, quindi ho un patto da proporti: tu ti ingurgiti mezza boccetta di Valium, ed io prima di ucciderti realizzo i desideri che vuoi. Ricordati che nel mondo dei sogni tutto è possibile.
Se accetti, appena raggiungerai la fase REM e varcherai il confine della dimensione onirica, io sarò li ad aspettarti. Non puoi sbagliarti, ho il volto terribilmente ustionato, in testa porto un cappello nero rovinato, indosso un maglione a strisce orizzontali verdi e rosse, e al posto delle dita ho dei rasoi.

Comunque, per sicurezza, questa è una mia foto:













In attesa di una tua risposta,
i miei più cordiali saluti.

Freddy


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Caro Freddy,

ho letto con molto interesse la tua storia, e mi spiace che la mia insonnia sia fonte di problemi anche per te.
Credimi, hai tutta la mia solidarietà.
Pertanto, dopo una lunga e meditata riflessione, ho deciso di accettare la tua proposta. Ritengo che sia la soluzione migliore per entrambi, che permetterà a me di addormentarmi una volta per tutte, e a te di intraprendere la tua nobile attività.
In quanto al mio desiderio, ho pensato a qualcosa di estremamente utile alla mia cara Italia. Una bella lista dei tuoi prossimi "clienti" (in allegato), non preoccuparti, con loro non dovrai aspettare neanche un minuto, in quanto trattasi di personaggi perennemente dormienti.
Sicuramente ci sarebbero molti altri individui da aggiungere, ma credo che con questi riuscirai a smaltire il grosso del lavoro. Ho annoverato nell'elenco un misto dei personaggi che nel mondo della politica, della finanza, dell'informazione e dello spettacolo hanno contribuito, e contribuiscono tutt'ora allo sfascio di questo Paese.
L'unico aspetto negativo è che probabilmente me li ritroverò tutti all'inferno a corroborare la mia dannazione. Ma del resto, non esiste martirio senza sacrificio!
Ho da farti una sola raccomandazione: la fatidica notte che mi berrò il Valium, per sicurezza, beviti una caraffa di caffè. Non vorrei che la mia insonnia sconfigga pure i sonniferi mandando tutto a monte.


Nell'augurarti un buon lavoro,
porgo i miei più cari saluti.

Con devozione, Diego.




NB: Le informazioni su Freddy sono attinte da Wikipedia

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